Stress è un termine che al giorno d’oggi tutti noi utilizziamo soprattutto per definire dei problemi fisici di cui non capiamo l’origine; lo stress rappresenta ormai la condizione patologica del nuovo millennio… Ma che cos’è realmente lo stress? E fino a che punto i nostri problemi fisici derivano da questa condizione?
Innanzitutto è bene sapere che lo stress nasce come una risposta del nostro organismo ad un qualsiasi stimolo che proviene dall’ambiente esterno che può essere recepito come positivo (eustress) oppure, ed è questo ciò che ci interessa, può essere interpretato come aggressivo e dannoso (distress). Lo stimolo stressogeno (o stressor) può essere, in alcuni casi, di natura fisica come uno sforzo, un incidente, un colpo, un problema alimentare (intossicazione), cambi di stagione, inquinamento; in altri casi riguarda maggiormente la sfera psichica – emotiva derivante dagli ambienti di lavoro, situazioni familiari difficili, un lutto, una separazione,…
La risposta allo stress origina dal nostro istinto di sopravvivenza: se ci troviamo di fronte ad un pericolo imminente l’organismo genera questa risposta definita di “attacco o fuga” (il famoso “fight or fly”) attivando tutta una serie di processi che vengono definiti dal medico Hans Selye come sindrome generale di adattamento, rappresentata dalla stimolazione del sistema nervoso ortosimpatico e l’asse ormonale ipotalamo – ipofisi – surrene. I due sistemi appena citati agendo in maniera combinata comportano delle modificazioni del nostro organismo che si esplicano con un’aumento della frequenza cardiaca, aumento della pressione arteriosa, aumento del ritmo respiratorio, aumento della vigilanza, alterazione della sudorazione, riduzione dei processi di digestione, crescita e costruzione quindi tutto il corpo è impegnato nella risposta allo stress.
Tutto questo rappresenta una normalissima risposta fisiologica di difesa del nostro organismo che se si esaurisce prima che tutte le risorse di energia da stress vengano utilizzate il sistema ritorna ai suoi normali parametri dando al soggetto una sensazione di calo di energia e torpore. Se ciò non avviene l’organismo rimane attivato per rispondere allo stress e quando i substrati energetici si esauriscono l’organismo perde la sua fisiologia. La fase di resistenza può divenire cronica ossia il soggetto non riesce più ad uscire da questa condizione tanto che si ritrova costretto ad assumere sedativi artificiali (gli alcolici ad esempio) o farmaci per poter passare alla fase di esaurimento in cui il sistema nervoso autonomo riduce l’attivazione del sistema (di pertinenza della porzione ortosimpatica) e promuove il recupero generale(di pertinenza della porzione parasimpatica) ripristinando così la normale fisiologia corporea.
La sindrome da stress coinvolge un corollario di sintomi abbastanza svariati tra loro, di conseguenza non è affatto semplice riuscire ad accorgersi autonomamente di essere caduti in questa condizione, soprattutto al giorno d’oggi, nella società in cui viviamo dove è ormai consuetudine che le persone tendono a nascondersi, a dire che va sempre tutto bene, a sorridere sempre a coloro che chiedono come stanno.
Di questo corollario di sintomi che riguardano lo stress quelli che si riferiscono alla sfera fisica riguardano: stanchezza generale, palpitazioni, aritmie, oppressione toracica, mal di testa, emicrania, sudorazione eccessiva (iperidrosi), intorpidimento di mani e piedi, difficoltà digestive, nausea, diarrea nervosa, dolori muscolari e articolari, calo drastico delle difese immunitarie che comportano una maggiore suscettibilità a microrganismi patogeni come batteri e virus.
Oltre ai sintomi fisici lo stress può naturalmente entrare anche nella sfera comportamentale portando a: nervosismo, ansia, sindromi depressive, aumento o abuso di sostanze come farmaci, fumo, alcol e/o caffè; perdita dell’appetito o alimentazione eccessiva.
Permettere al proprio corpo di trovare un equilibrio psico-fisico, deve essere di importanza fondamentale per ogni individuo. Trascurare le tensioni che quotidianamente si vivono nel proprio ambiente, lavorativo o famigliare, può rappresentare una minaccia per la nostra salute.
L’osteopatia in questo senso può rappresentare un valido aiuto per il paziente affetto da sindrome da stress. Tramite le tecniche osteopatie che sono in grado di agire sul sistema nervoso autonomo è possibile riequilibrare i due toni ortosimpatico e parasimpatico e di conseguenza riportare un equilibrio, e di conseguenza una condizione di maggior benessere, sia dal punto di vista fisico che psichico; non solo, la manipolazione osteopatica è in grado di agire sul sistema linfatico aumentando così il drenaggio e di conseguenza l’eliminazione dei detriti cellulari; è in grado inoltre di riequilibrare la risposta immunitaria ossia ripristinare le giuste difese dell’organismo.