Mal di schiena un termine molto comune, che viene utilizzato per segnalare un dolore riferito posteriormente nella colonna vertebrale. in questo articolo cercheremo di classificare e capire quali sono le tipologie di mal di schiena e le cause che possono far insorgere tale patologia. In più cosa può fare l’osteopatia e quali accorgimenti potete seguire per evitarlo in futuro.
Innanzitutto è necessario fare una distinzione sulle tipologie di mal di schiena che si possono presentare:
• Lombalgia: è la più classica forma per cui il soggetto riferisce un dolore nella zona lombare appunto che può essere laterale, centrale oppure investire tutta la fascia posteriore.
• Lombosciatalgia: anche questa è abbastanza comune per cui il dolore avvertito può essere localizzato in corrispondenza della natica, posteriormente alla coscia, polpaccio e può arrivare sino alle dita dei piedi. Questa tipologia può essere causata da un ernia che comprime la radice del nervo sciatico, ma non solo.
• Dorsalgia: anche qui il dolore può essere maggiormente localizzato o comprendere la fascia posteriore, ma si trova solitamente nella zona del dorso quindi più in alto rispetto alla lombalgia.
Queste sono le possibilità che si possono avere quando il soggetto soffre di mal di schiena.
Ma quale potrebbe essere la causa?
Le cause principali del mal di schiena possono essere principalmente di tipo traumatico o posturale.
La causa di tipo traumatico comprende cadute sul sedere, distorsioni, colpi ricevuti agli arti inferiori, incidenti stradali che possono mettere a repentaglio la meccanica del bacino e di conseguenza quella vertebrale portando alla sintomatologia tipica. Compito dell’osteopatia sarà agire direttamente sul trauma e sulle aree direttamente o secondariamente colpite e attraverso tecniche muscolari o articolari ripristinare la meccanica del bacino riportando il sacro e la colonna in fisiologia. Le lesioni di tipo traumatico si possono verificare sia nella vita quotidiana, ma anche nello sport.
La seconda causa è quella di tipo posturale per cui è importante assumere una buona posizione del nostro corpo in tutte le attività che riempiono la nostra giornata per far lavorare i nostri muscoli e le nostre articolazioni nel miglior modo possibile. Per far si che tutto ciò sia possibile è importante che il peso del corpo si scarichi sugli arti inferiori e non sulla colonna.
Le posizioni possono essere statiche come ad esempio lo stare in piedi o seduti dietro ad una scrivania.
Nel primo caso è necessario stare in posizione eretta come se una linea retta attraversasse lateralmente il corpo e passasse per l’orecchio porzione anteriore della spalla, le anche, il malleolo della caviglia. In questo modo tutto il peso del corpo viene correttamente scaricato a terra senza gravare sul sacro, la zona lombare o il dorso e senza stressare i muscoli posturali.
In secondo luogo, per quanto riguarda la postura da seduti risulta importante controllare l’altezza della seduta in rapporto a quella del piano di lavoro in modo da essere comodi. La sedia dovrebbe avere uno schienale confortevole che sostenga la colonna e soprattutto per coloro che lavorano al pc è importante che sia esattamente davanti a voi per evitare di rimanere per più tempo col busto ruotato.
Oltre alle posizioni di tipo statico abbiamo anche quelle di tipo dinamico per cui nella maggior parte dei casi si possono creare problemi nel momento in cui risulta necessario sollevare e spostare un carico.
Per sollevare un peso da terra bisogna mantenere la schiena in posizione eretta ed utilizzare la forza e quindi i muscoli delle gambe piegandole per af fer rare i l carico ed estendendole per sollevarlo. L’errore più comune è quello di mantenere le gambe estese sollevare il peso usando il busto, ma in questo modo tutto il peso è a carico della colonna che nel tempo diviene rigida, il peso del carico crea un aumentata pressione sui dischi tra le vertebre portando alla fuoriuscita di un’ernia.
Un’altra cosa importante è quella di mantenere il peso che si sta trasportando vicino al corpo e di non effettuare torsioni del busto, ma usare sempre le gambe per effettuare una rotazione di tutto il corpo.
Grazie al trattamento osteopatico è possibile risolvere la rigidità muscolo – fasciale della catena muscolare posteriore, risolvere i blocchi vertebrali e lavorare sul percorso del nervo sciatico per eliminare le trazioni dello stesso che creano la sintomatologia tipica. In questo modo il corpo recupera la sua normale fisiologia.