Mal di testa: un disturbo che conosciamo tutti molto bene

Oggi parliamo di mal di testa un disturbo che conosciamo tutti molto bene e di cui abbiamo sofferto
almeno una volta nella nostra vita.
Non può essere e non viene considerata una vera e propria patologia, bensì semplicemente un sintomo anche molto soggettivo quindi ogni persona lo descrive con caratteristiche differenti.
La definizione di mal di testa, o cefalea, è disturbo acuto o cronico con varie caratteristiche localizzato alla testa. Anche chi ha cefalea cronica molto spesso non si rivolge allo specialista, ma tenta di risolvere il problema in maniera autonoma ricorrendo ai farmaci soprattutto ai classici FANS, ma si è visto, tramite indagini statistiche, che l’abuso di questi farmici può portare alla cronicizzazione delle cefalee che si presentano come sporadiche.
La cefalea rappresenta un disturbo invalidante, riducendo le capacità del paziente che ne soffre sia dal punto di vista lavorativo, sia dal punto di vista socio – familiare. È un disturbo che si differenzia da una lombalgia o una cervicalgia in quanto queste ultime possono essere comunque gestite mantenendo una quotidianità normale, mentre per la cefalea spesso non è così.
La classificazione è estremamente articolata, ma distingue due grandi gruppi: le cefalee primarie a cui appartengono l’emicrania (ossia il dolore che colpisce sono un lato del cranio), le cefalee a grappolo e le cefalee di tipo mio – tensivo; il secondo grande gruppo sono le cefalee secondarie tra cui troviamo le cefalee da trauma cranico o cervicale, quelle attribuite all’uso di una sostanza o alla sua sospensione (come gli antidepressivi ad esempio) o i dolori facciali causati da disturbi del cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, bocca, denti.
In questo campo l’osteopatia rappresenta un utile rimedio nella riduzione dei sintomi e nella risoluzione delle cause che comportano l’insorgere di questa problematica tramite il lavoro sul cranio stesso, in quanto il trattamento delle suture tra le varie ossa craniche permette una migliore fisiologia neuro – vascolare. Un esempio può essere rappresentato dal trattamento dell’osso temporale il cui blocco delle suture concorre a stimolare in maniera eccessiva il nervo trigemino. È possibile inoltre tramite il trattamento osteopatico, ed in particolare tramite il lavoro sui diaframmi rappresentate dalle strutture trasversali del corpo per migliorare l’equilibrio pressorio tra le cavità
come quella cranica, toracica, addominale o della cavità buccale (in quanto ad esempio la mandibola si articola proprio con l’osso temporale). Ancora una disfunzione che si instaura sul bacino a carico del sacro può condizionare la fisiologia cranica proprio per il collegamento che c’è tra l’osso occipitale e il sacro appunto. Infine l’osteopatia può lavorare sullo scioglimento delle tensione a carico della porzione cervicale e della base cranica provocata dai muscoli suboccipitali che impediscono il regolare drenaggio della testa.